dal diario di Giulia

Giulia Pinto, di Vittorio Veneto, medico chirurgo, laureata a Trieste con tesi in nutrigenetica. Giulia collabora con myfoody.it blog, ha illustrato un libro per bambini seguendo un corso d’arte alla “scuola del vedere” di Trieste (insegnante Adriano Con). E’ una persona entusiasta.

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Questo è il suo racconto:

In sottofondo “cara” di Lucio Dalla. Il soffitto attraverso la zanzariera del mio letto. Un caldo che mi lascia solo l’energia per pensare.. con “se hai paura andar lontano…puoi volarmi nella mano”. Quanti pomeriggi ho passato a guardare quel soffitto. Riuscivo solo a pensare e pensavo all’infinito.

Svengo di sonno. Notti a grattarsi e combattere con zanzare e i brutti ricordi che ritornano.. i jeko che ogni volta, giuro, ogni volta che ero sul punto di addormentarmi, mi mandavano bacini da qualche recesso del “tetto”.

Mi alzo alle 6:40… comunque vada… doccia rinfrescante (placebo)…

cucina: preparo la colazione per questa tribù total pink in cui mi sono incastrata. Mi ero riproposta di tagliarmi fuori da ogni social relationship che non fosse strettamente necessaria al lavoro.

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Ma Claudia è di Bari. Ursula è semplicemente adorabile. Stefi è la mia bestiaccia dal cuore tenero.

Dio! Claudia mi ha trascinato ovunque potesse..in cambio io la stremavo con le mie spese total green. Facevamo la spesa insieme. Preparavo la macedonia a lei e qualche volta a Ursi (che è talmente una grande che la chiamavo Ursicane, tipo “Hurricane” di Bob Dylan: super !).

Stefi si faceva l’uovo se preparavo il té e il té se le apparecchiavo per l’uovo.

Sono riuscita a sincronizzarmi in tempo, l’ultima settimana! (nella Foto, da sinistra a destra, Ursula, Dudu e Stefania. n.d.r.)

Il primo giorno mi capita un ragazzino con un’ ulcera sifilitica.. da manuale! Arry si divertiva a sbolognarmi tutti questi casi.. maschili.  (“mal d’Africa”, Alice).

Poi mi capita “Dito”, uno dei nostri casi cool,

“Tallone” era ancora patrimonio dell’ambu1 IMG_9247

Ma la cosa più pazzesca è stata “Collo”. L’avevano data per spacciata. Eravamo “under pressure” anche a detta dei Queen e madide di mafana.. “vous douvez aller à l’ hopital” (questo era il livello di “francese” con cui mi esprimevo..)

Niente da fare.. niente hopital… o noi o noi…

Un giorno per riflettere il non riflettibile… Skype con  Freddy per conforto più che confronto..

“a vederlo così io direi che si chiude” “A Fre, ma sei impazzito?!? Te ga visto che buso la ga?”

L’energia cresce (lay all of  your love on me, ABBA”)

Faccio un paio di chiamate..

Sutura a borsa di tabacco

E’ una sutura che solitamente viene utilizzata per chiudere il moncone appendicolare post-appendicectomia. Sì, sul collo.

She’ s still alive

It’ s enough.

POLICE every breath you take